Anche il Consiglio dei Ministri ci dà ragione in merito alla legge di stabilizzazione dei cosiddetti ‘angeli del Covid’. Il centrodestra molisano vi sta prendendo in giro, e lo sta facendo sulla pelle di lavoratori precari, giovani e famiglie. Sulle loro ambizioni e le loro paure. In un ambito tanto delicato come quello della sanità.
Di Andrea Greco
Le osservazioni pervenute dal Consiglio dei Ministri rischiano di far impugnare la legge regionale n. 13 varata dalla maggioranza Toma lo scorso 4 agosto. La presidenza del Cdm ha rilevato di fatto come la legge regionale è incostituzionale. Diverse le anomalie evidenziate nel documento arrivato da Roma. Tra queste la modifica del piano triennale delle assunzioni e lo slittamento del termine al 31 dicembre 2022 in palese difformità con quanto stabilito dal legislatore statale.
Si va verso l’ennesima bocciatura per il governo di centrodestra regionale che, ancora una volta, dimostra tutta la sua incapacità amministrativa. La violazione, l’ultima in ordine di tempo, conferma in maniera ineccepibile i nostri timori espressi alla vigilia dell’approvazione della legge. Un documento che votammo, con i dovuti distinguo, solo ed esclusivamente per non dare adito a facili strumentalizzazioni politiche da parte della maggioranza Toma.
Durante la discussione in Consiglio regionale infatti facemmo notare come si stava agendo in maniera errata illudendo quanti, durante la pandemia, hanno offerto un contributo indispensabile al fine di salvare vite umane. Una legge che all’epoca dei fatti definimmo vergognosa e al tempo stesso illusoria per decine di professionisti molisani.
Tuttavia, il 4 agosto scorso, il centrodestra non volle ascoltarci e preferì voltarsi dall’altra parte pur di guadagnare qualche titolo di giornale o apparire come il salvatore della patria su siti online e tv. Stesso discorso vale per le reti ospedaliere e le leggi di bilancio, tanto per citare qualche esempio. Ma l’elenco è assai più lungo.
Nel caso della stabilizzazione degli ‘Angeli del Covid’, ancora una volta, avevamo tristemente ragione. Le osservazioni alla legge certificano il fallimento di questo governo che umilia padri e madri di famiglia e i nostri giovani. Gli stessi che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro mettendo a repentaglio la loro stessa vita, durante la pandemia.
Così mentre i vari Cavaliere, Calenda e D’Egidio, candidati alle prossime elezioni politiche, tirano la volata ai forestieri Lotito e Cesa, che il giorno dopo il voto dimenticheranno dove si trova il Molise, i nostri precari della sanità ricevono l’ennesimo colpo basso. Poi ci si lamenta se il Molise viene abbandonato e non riesce a reperire Oss, infermieri e medici per gli ospedali pubblici.
Invece di continuare a buttare fumo negli occhi nell’intento di propagandare soluzioni per un comparto in fase di smantellamento, queste persone farebbero bene a chiedere scusa. Il 25 settembre c’è una grande opportunità: scegliere se vivere in un Paese dove il legislatore continua a fare leggi farsa, oppure se vivere in una nazione dove a governare ci siano persone che queste leggi le facciano realmente a favore dei cittadini.
Infine, ma non da ultimo, all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale fissato per il 27 settembre, abbiamo fatto inserire una nostra proposta sulla stabilizzazione dei precari. Una proposta seria e percorribile. Considerato che la campagna elettorale sarà terminata e soprattutto la carenza di personale negli ospedali molisani resta cronica, ci aspettiamo che quella proposta venga accolta senza alcun indugio.