La Regione Molise acquisti crediti fiscali dalle banche o altri istituti di credito derivanti dai bonus edilizi per utilizzarli in compensazione con i propri debiti fiscali. Il tutto, per liberare i bonus bloccati a imprese e famiglie e contribuire con la propria capienza fiscale a riattivare l’economia e dare nuovo impulso all’occupazione, arenatasi con il fermo di centinaia di cantieri.
Sulla scorta di quanto accade in altre regioni d’Italia, abbiamo presentato una mozione in cui chiediamo alla Regione di contribuire come parte attiva a sbloccare centinaia di cantieri Superbonus. La nostra proposta prevede inoltre l’istituzione di un fondo di garanzia con il coinvolgimento della FinMolise per favorire il credito bancario alle aziende del territorio che hanno crediti di imposta giacenti in attesa di cessione derivanti da lavori di efficientamento energetico e adeguamento sismico con il beneficio dello sconto in fattura.
Sbloccare il mercato dei crediti fiscali connessi al Superbonus comporterebbe un’utilità per la Regione relativa al pagamento dei propri debiti. Si tratta di un’operazione a costo zero: i crediti acquistati, infatti, andranno ad estinguere gli oneri fiscali che l’Ente ha con lo Stato per una cifra pari a quella acquisita.
La Regione deve fare la sua parte
A riguardo, l’Agenzia delle Entrate, il 23 marzo dello scorso anno ha riconosciuto la possibilità di impiegare in compensazione i crediti di imposta, per cui all’ente pubblico non è preclusa alcuna possibilità di acquistare i crediti fiscali se questi vengono impegnati per annullare in compensazione i debiti di natura fiscale.
A certificare la possibilità che banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazioni possano cedere i crediti in favore di enti locali e regioni, parla chiaro anche il decreto “Aiuti quater” che conferma la disposizione introdotta dal D.L. n.13 del 25 febbraio del 2022.
Oggi, quello che il MoVimento 5 Stelle chiede è prevedere un sistema di acquisto dei crediti fiscali che dia priorità alle imprese maggiormente esposte con gli istituti di credito in rapporto al proprio fatturato, nonché alle imprese i cui interventi interessino edifici dichiarati inagibili affinché vengano ripristinati con opere di efficientamento energetico e sismico.
Quest’iniziativa può ridare nuovo vigore allo sviluppo economico e all’occupazione, che si coniugano con l’innalzamento dei livelli di sicurezza sismica e consolidamento statico per un Molise con enormi criticità in fatto di vulnerabilità sismica ed idrogeologica.