Da troppi anni il Molise paga il suo isolamento infrastrutturale. È arrivato il momento di connettere la nostra regione al resto d’Italia e per farlo il governo ci fornisce un’opportunità imperdibile: i Contratti di sviluppo. In questo senso noi puntiamo alla realizzazione di una superstrada che connetta il versante tirrenico all’adriatico. Una strada a 4 corsie e a scorrimento veloce che può rappresentare un’opera strategica per lo sviluppo di tutto il Molise ma anche di tutto il Centro Sud Italia.
La nostra idea è contenuta in una mozione già depositata in Consiglio regionale che speriamo possa arrivare presto in aula. Vogliamo infatti coinvolgere tutte le altre forze politiche in questo progetto. Un collegamento trasversale dal Tirreno all’Adriatico può ridisegnare la mobilità nazionale e può essere uno strumento indispensabile per la sopravvivenza economica, demografica e istituzionale della Regione Molise. In particolare, ne gioverebbero le imprese delle aree attorno a Isernia e Campobasso e le aree interne del Molise, i cui Comuni sono a rischio estinzione per spopolamento. Un progetto, è chiaro, che va accompagnato da interventi mirati per migliorare la viabilità secondaria regionale ed extraregionale.
Infatti parliamo di un’opera di ampio respiro che coinvolge non solo il Molise. Connettere i versanti tirrenico e adriatico, quindi le autostrade A1 e A14, vuol dire facilitare anche la mobilità dei residenti di ampie zone della Puglia (in particolare le aree della provincia di Foggia e di Bari), della Campania (alto casertano e beneventano), del Lazio (frusinate) e dell’Abruzzo (vastese).
Ora, come detto, il governo ci offre lo strumento del Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) che ha la funzione di programmare, finanziare e realizzare opere infrastrutturali altamente strategiche e funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese. Con il Cis, in pratica, le risorse provenienti da molteplici fonti vengono concentrate per realizzare un’unica grande infrastruttura a valenza nazionale o interregionale superando i tradizionali limiti regionali verso una logica per macroaree.
Nel caso del Molise, l’iter è già stato avviato. A febbraio scorso, a Campobasso, il premier Giuseppe Conte ha annunciato la formulazione del Cis per il Molise e qualche giorno fa, in Prefettura, si è svolto un incontro alla presenza di rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Invitalia. Insomma, il percorso è partito.
È importante comprendere che il Cis è l’occasione perfetta, e forse ultima, per realizzare un’opera determinante per la salvezza e lo sviluppo della nostra terra. La superstrada è cosa diversa dall’autostrada pensata dal governo Iorio. Quell’opera è sempre e solo rimasta un’idea da pagare a peso d’oro e per la quale è stata costituita e tenuta in piedi un’apposita Società senza che fosse mai esistito un progetto esecutivo. Una follia. In questo caso, invece, parliamo di un progetto realizzabile proprio grazie al Cis.
La nostra mozione impegna il governatore Toma ad adottare, con urgenza, ogni iniziativa di ordine istituzionale per avviare un rapporto di collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con Invitalia, ma anche con i Presidenti delle Regioni limitrofe e con gli enti locali, per convergere su una strategia integrata che porti alla progettazione e al finanziamento della superstrada a 4 corsie attraverso il Contratto Istituzionale di Sviluppo.
Facciamo appello a tutte le forze politiche: mettiamo da parte i colori politici e guardiamo avanti, verso lo sviluppo. Oggi più che mai è importante fare sistema per tirare il Molise fuori dall’isolamento. Cogliamo al volo questa opportunità per il bene della nostra terra.