di Vittorio Nola, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
L’ente regionale non rispetta la legge che disciplina il settore tartuficolo. Ecco perché abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale che segnala le carenze esistenti nel comparto, chiedendo lo sblocco immediato dei fondi e l’istituzione di un marchio di identità regionale.
La Regione Molise non rispetta la legge che disciplina la raccolta, la coltivazione e la commercializzazione dei tartufi molisani. Il risultato è che, al momento, non si conosce l’ammontare della dotazione finanziaria che riguarda gli interventi nel settore e non si conoscono le attività finanziate con tali risorse sin dalla data di approvazione della legge regionale che risale al 2005: non se ne conoscono né gli importi né i destinatari.
Intanto la Regione ancora deve programmare il finanziamento delle attività previste dalla legge vigente e riferite all’anno 2019, e ancora non istituisce il marchio di identità dei tartufi raccolti nel territorio regionale, come invece previsto nella stessa legge, nell’ottica di un’azione complessiva di promozione e di sviluppo del territorio.
Alla luce di tutte queste carenze, la nostra una mozione impegna il governatore Donato Toma e l’assessore regionale delegato all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, a:
– individuare e finanziare, in tempi brevi, eventuali progetti pubblici o privati che intendono utilizzare le risorse disponibili sull’apposito capitolo di bilancio;
– sollecitare, nelle forme più opportune, la presentazione di tali progetti se essi non fossero al momento disponibili presso le strutture regionali;
– istituire un marchio di identità dei tartufi raccolti nel territorio regionale;
– riferire al Consiglio Regionale circa lo stato di attuazione del progetto “Centro di ricerca e sperimentazione per la produzione di piantine tartufigene”, relazionando per iscritto su costi e ricavi e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati a medio e lungo termine.
Questo può diventare un settore molto importante per l’economia del Molise e per la promozione delle tipicità del territorio. E anche per questa ragione va regolamentato in maniera precisa al più presto!