di Angelo Primiani, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
Nella lunga maratona del Bilancio regionale, da poco approvato, ci siamo occupati molto del trasporto pubblico locale.
Ma la questione dei rincari pari a circa il 40% per i titoli di viaggio, approvata dalla maggioranza di centrodestra, che ha fatto infuriare non poco studenti e pendolari, non è stato l’unico argomento oggetto di discussione in Consiglio regionale.
È grazie ai nostri emendamenti se sono tornate sul tavolo del confronto le ataviche problematiche dei lavoratori impiegati sul Tpl e la revisione dei rapporti tra la Regione e le aziende che gestiscono il servizio.
Purtroppo, la maggioranza non ha voluto accogliere le proposte lanciate dall’opposizione dimostrando, ancora una volta, un atteggiamento poco coerente e sensibile rispetto a tale tema.
In particolare, in sede di approvazione della legge di Stabilità 2019, con un emendamento a mia prima firma si è provato ad inserire l’obbligo, per il gestore del servizio, di inviare alla Regione Molise, unitamente alla fattura elettronica, anche le contabili dei bonifici attestanti il pagamento degli stipendi ai dipendenti impiegati sul TPL. Pena il mancato pagamento della stessa fattura.
In questo modo avremmo messo in sicurezza gli stipendi di tutti i dipendenti evitando atteggiamenti poco piacevoli, più volte denunciati dai sindacati, da parte di alcuni gestori nei confronti dei dipendenti.
Con un secondo emendamento a prima firma del collega Andrea Greco, chiedevamo una copertura legislativa alla revisione dei contratti in essere con le aziende che gestiscono il servizio. Questo avrebbe portato ad un adeguamento tenendo conto del numero di chilometri forniti, della velocità commerciale, della qualità del servizio offerto. Non solo, nella revisione dei contratti abbiamo proposto di inserire clausole adeguate a tutelare i lavoratori.
Ma non è tutto. Abbiamo anche chiesto, con un ulteriore emendamento a mia prima firma, di congelare l’aumento dei biglietti almeno fino alla dotazione, da parte della Regione Molise, di un efficiente sistema di tracking e ticketing. Così, l’Ente regionale avrebbe potuto tenere sotto controllo il numero preciso di biglietti e abbonamenti emessi dalle società esercenti, sostituendo l’autodichiarazione del gestore ed evitando eventuali discordanze tra i titoli realmente emessi e quelli autodichiarati.
Ma di fronte a queste proposte, ancora una volta, il presidente Donato Toma, l’assessore Vincenzo Niro e tutta la maggioranza hanno detto ‘no’, perdendo l’ennesima opportunità per migliorare le condizioni dei lavoratori del trasporto pubblico locale e dei tantissimi cittadini che fruiscono del servizio.
Quindi, in attesa che l’assessore Niro attui gli interventi previsti nella nostra mozione approvata lo scorso marzo dal Consiglio regionale (leggi qui cosa chiede la nostra mozione) i molisani pagheranno il salasso degli aumenti per avere un servizio pessimo.