Firmato il decreto interministeriale che concede fondi al comparto del trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano per la mobilità sostenibile. Risorse fondamentali per una regione come la nostra in cui circolano ancora i vecchi e inquinanti autobus ‘Euro 0’.
Sostenere il trasporto pubblico locale vuol dire migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre le emissioni nocive per la salute. Per questo il Ministero dei Trasporti ha stanziato 2,2 miliardi di euro per tutte le Regioni d’Italia, destinati all’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture.
Il decreto, firmato dal MIT di concerto con il Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, rientra tra le disposizioni del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile voluto dal Governo nazionale che prevede una rivoluzione nella mobilità urbana.
La stessa rivoluzione di cui ha bisogno il Molise al quale sono stati assegnati 54.185.533 euro che rappresentano una boccata d’ossigeno per una regione in cui circolano ancora i vecchi e inquinanti autobus ‘Euro 0’, come denunciato dal MoVimento 5 Stelle tre mesi fa. Sul tema abbiamo anche presentato una interrogazione in Consiglio regionale alla quale la Giunta non ha mai risposto.
Ora, però, la risposta più importante è arrivata dal Governo nazionale, ma la Regione deve fare la sua parte, quindi deve accelerare sul nuovo bando del trasporto pubblico locale per evitare queste risorse e trovarne altre proprie.
Anche perché dobbiamo guardare lontano. L’obiettivo del decreto è chiaro: rinnovare il parco dei bus destinato al trasporto pubblico locale e regionale con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni. In questo modo riduciamo l’età media del parco vetture per promuovere il miglioramento della qualità dell’aria, ricorrendo a tecnologie innovative in linea con gli accordi internazionali e con le disposizioni normative dell’Unione Europea.
L’assegnazione delle risorse è stata fatta sulla base degli indicatori fissati nel Piano di mobilità sostenibile: numero di residenti, numero passeggeri trasportati, numero mezzi circolanti, livello d’inquinamento medio del territorio regionale, quota percentuale dei mezzi più inquinanti sul totale del parco mezzi, livello di investimenti di materiale rotabile sostenibile con fondi regionali.
Il decreto, inoltre, stabilisce che le risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50% del contributo concesso, possano essere destinate alla realizzazione della rete infrastrutturale per l’alimentazione alternativa (es. metano, idrogeno, elettrica).
In questo modo diamo impulso concreto alla mobilità sostenibile, uno dei punti più importanti dell’idea di progresso e di futuro che il Movimento 5 Stelle porta avanti da sempre.