Abbiamo chiesto e ottenuto un Consiglio monotematico sul Trasporto pubblico locale, per affrontare le tante criticità registrate negli ultimi due anni di governo regionale. Tra i punti che porteremo all’attenzione dell’Assise: la rimodulazione dei contratti ponte con le aziende, il ripristino delle corse soppresse nella “fase 1” della pandemia, la verifica delle attività di sanificazione, l’accelerazione delle pratiche per la Cassa integrazione ai lavoratori.
Nei due anni di governo Toma i problemi del Trasporto Pubblico Locale si sono acuiti. Nonostante il Consiglio regionale abbia licenziato atti chiari per affrontare le numerose criticità, abbiamo assistito ad un incomprensibile immobilismo da parte dell’ex assessore ai trasporti, Vincenzo Niro. Circostanza confermata dall’avocazione della delega da parte dello stesso governatore. Abbiamo allora chiesto ed ottenuto la convocazione di un nuovo Consiglio monotematico sui trasporti per martedì prossimo, 21 luglio.
Restano in piedi tutti i problemi già segnalati ed affrontati dal Consiglio regionale, che a marzo 2019 aveva espresso un voto unanime su due impegni: la redazione di un nuovo bando per l’assegnazione del servizio di Tpl; la rimodulazione dei contratti ponte, in attesa dell’aggiudicazione della nuova gara. Da allora nulla è cambiato, nonostante le numerose sollecitazioni del nostro gruppo consiliare e di lavoratori, pendolari, studenti e rappresentanze sindacali. Unica novità è stata l’aumento delle tariffe del 40 per cento, a fronte di un progressivo e costante peggioramento del servizio erogato.
Poi è arrivata l’emergenza sanitaria a complicare le cose: nella cosiddetta “fase 1”, infatti, le corse del trasporto pubblico su gomma sono state considerevolmente ridotte, per contenere i contagi. Nel frattempo, gli incassi dei gestori sono stati garantiti e retribuiti per il 70 per cento anche per le corse non effettuate, mentre i lavoratori sono rimasti troppo spesso senza stipendi né ammortizzatori sociali. Ancora una volta, alcuni gestori del Tpl sono riusciti a tutelare i propri guadagni, pur non garantendo stipendi e Cassa integrazione ai propri lavoratori, nonostante gli sforzi profusi dal governo nazionale a tutela del reddito dei lavoratori delle aziende in crisi.
Ma c’è di più: le corse non sono aumentate una volta superata la fase più acuta dell’emergenza. E le organizzazioni sindacali lamentano misure carenti in termini di dispositivi di protezione individuale, distanziamento, sanificazione e emissione dei biglietti (che dovrebbe avvenire in via telematica o a sportello, ma mai sui bus).
Dunque, durante il Consiglio monotematico chiederemo:
- una nuova ordinanza al presidente Toma, affinché si ripristino le corse ridotte in “fase 1” aumentando, se necessario, i mezzi a disposizione;
- la verifica del rispetto della normativa vigente in materia di bigliettazione automatica, prenotazione e vendita telematica;
- la verifica delle attività di sanificazione quotidiana e della fornitura agli addetti degli appositi Dispositivi di protezione individuale;
- la convocazione di un tavolo tecnico tra Regione, aziende e sindacati, al fine di verificare ed accelerare le pratiche per la Cassa integrazione;
- di procedere, entro 30 giorni, alla pubblicazione del bando di gara;
- di rivedere i contratti ponte, nelle more della redazione e aggiudicazione della gara, per razionalizzare i costi e salvaguardare i diritti dei lavoratori dipendenti.
Così come i lavoratori, che hanno annunciato nuovi scioperi, la nostra azione in Consiglio regionale sarà sempre martellante, finché questo governo regionale non affronterà definitivamente i problemi che da decenni affliggono il trasporto pubblico molisano.