Ad un anno dall’annuncio del Piano strategico del turismo, la Regione Molise ancora non passa alla fase operativa, ancora declina verbi al futuro. Intanto mancano i servizi di base e mancano misure concrete e immediate per gli operatori, perché i video promozionali sono anche utili, ma non bastano. Quindi lascia amarezza ma non stupisce la decisione del centrodestra di bocciare la nostra mozione sul tema.
di Angelo Primiani, portavoce M5S in Consiglio regionale
Ancora una volta abbiamo provato a fare il bene del Molise denunciando carenze, ma soprattutto suggerendo soluzioni. Il momento attuale, l’ho già detto ad aprile scorso, imporrebbe un cambio di mentalità nella gestione del turismo regionale e con questo spirito abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale che prevedeva alcuni semplici punti.
Ad esempio abbiamo chiesto di integrare a costo zero il Piano turistico con un Piano operativo contenente la ricognizione puntuale delle potenziali risorse impiegabili e dopo un anno di dinieghi l’assessorato sembra aver capito l’importanza della nostra richiesta.
Totale chiusura, invece, sulle altre proposte. Ad esempio avevamo anche chiesto di accentuare il ruolo dei Comuni e delle ‘Pro-Loco’ nelle attività di accoglienza turistica di qualità, considerato il loro radicamento e la loro conoscenza del territorio, anche mediante l’istituzione e la gestione degli IAT (Uffici comunali di Informazione e Accoglienza turistica) per favorire lo sviluppo del turismo di prossimità. Ed avevamo chiesto l’istituzione del marchio regionale ‘Struttura Turistica Accessibile’, da assegnare alle strutture ricettive e/o alle imprese turistiche, con specifico riferimento ai lidi e agli stabilimenti balneari, che siano adeguatamente attrezzati per l’accoglienza di persone con disabilità.
Il centrodestra ha deciso di restare immobile davanti ad un Piano strategico rimasto su carta e, come abbiamo sempre detto, carente sotto tanti punti di vista, anche quello della integrazione tra settori. Turismo, infatti, vuol dire agricoltura, ambiente, sviluppo, zootecnia, infrastrutture, trasporti, politiche culturali, politiche di marketing territoriale.
Intanto il principale portale turistico regionale appare un contenitore vuoto, basti pensare che il sito è rimasto senza aggiornamenti per sette mesi, e non sappiamo se esista una mappatura dei servizi erogati in Molise, a dimostrazione della superficialità della Regione che non comprende l’importanza delle piattaforme informatiche.
Inoltre non esiste formazione per gli operatori turistici nonostante una mozione approvata in Consiglio all’unanimità, tuttavia si continua a finanziare gli EPT non più attivi mentre manca raccordo tra assessorato e Azienda autonoma di soggiorno e turismo.
Inoltre sembra tutto fermo sul bando per la microricettività così come sul Reddito di residenza attiva, mancano misure per la tutela del settore alberghiero, mancano fondi per le strutture che accolgono animali d’affezione, mancano proposte per potenziare l’ambito transfrontaliero.
Il governatore Toma ha provato a giustificarsi mettendo in mezzo l’emergenza sanitaria, ma il MoVimento 5 Stelle denuncia questa carenze da tempo, quindi il Covid non è la causa dell’immobilismo, è una scusa per l’Esecutivo che continua a non fare forse perché non sa fare.