Il documento prevede l’istituzione di una serie di interventi a favore degli amici a quattro zampe.
Nel Consiglio regionale del 13 gennaio scorso è stata approvata la nostra mozione che ridisegna l’intero sistema di contrasto al fenomeno del randagismo potenziandone tutti gli strumenti.
Secondo le stime, in Molise ci sono circa 25.000 randagi. Sono circa 2000, invece, i cani detenuti nei canili regionali ed extra-regionali, per una spesa annuale stimata intorno ai 2 milioni di euro. Tuttavia, nell’ultimo Piano di Prevenzione, 2013-2015, è stata preventivata in bilancio una spesa di circa 1.200.000 euro, ma soltanto 400.000 euro sembrano essere stati effettivamente investiti allo scopo. Inoltre, la qualità e la quantità dei servizi erogati dall’Asrem per il contrasto al fenomeno del randagismo appaiono decisamente peggiorate o comunque non adeguate all’ampiezza del fenomeno, come si evince anche dal resoconto della riunione sul randagismo tenutasi lo scorso anno presso il Servizio Prevenzione veterinaria e Sicurezza alimentare, che ha coinvolto organi istituzionali e associazioni protezionistiche.
Il nostro atto prevede diversi interventi, a cominciare dal rinnovo del Piano triennale di Prevenzione del Randagismo con annesse risorse adeguate. Inoltre istituiamo finalmente un Pronto soccorso veterinario e un’Unità operativa per la lotta al randagismo, prevediamo un sistema di sorveglianza attiva sul territorio tramite un geodatabase, quindi con strumenti e banche dati informatiche, prevediamo il controllo delle nascite e delle campagne di sterilizzazione, coinvolgendo anche le strutture private.
Da segnalazioni pervenute, i servizi di sterilizzazione degli ambulatori veterinari dell’Asrem, prima di Isernia e poi di Campobasso, risultano funzionare a singhiozzo, in particolare l’ambulatorio di Isernia sarebbe rimasto inattivo per circa un anno. La causa di questo stato di cose sarebbe dovuta al malfunzionamento del macchinario che consente l’anestesia canina, il cui costo stimato si aggira sui 3000 euro. Parliamo di un aspetto importante perché la sospensione dell’attività di sterilizzazione degli animali ricoverati nei canili pubblici pregiudica il benessere animale e comporta notevoli disagi per le associazioni di volontariato che se ne prendono cura e per i Comuni, costretti a sborsare risorse maggiori in maniera proporzionale all’aumento delle nascite di cuccioli. Tuttavia la mancata sterilizzazione limita le possibilità di adozione e genera un incontrollato sovraffollamento dei canili.
Con la nostra mozione, però, interveniamo anche su altri aspetti. Prevediamo l’implementazione, l’identificazione e la registrazione nell’anagrafe canina; attuiamo una corretta gestione dei canili e delle adozioni; potenziamo la vigilanza, con il coinvolgimento dei medici veterinari pubblici e privati; prevediamo un servizio di sterilizzazione alla presenza di medici specialisti veterinari e con idonee attrezzature.
Durante l’ultimo Consiglio regionale abbiamo anche parlato della possibilità di istituire un ticket sanitario per le prestazioni veterinarie, in modo da consentire ai cittadini di sterilizzare i propri animali d’affezione ad un costo contenuto.
Alla luce di tutti questi interventi possiamo parlare di un progetto di riforma completo, messo a punto dopo mesi di incontri con cittadini, associazioni, volontari, medici e istituzioni. Un lavoro corale importante e proficuo a conferma che lo studio, la dedizione e il coinvolgimento di tutte le parti in gioco porta sempre risultati buoni e concreti.
Il Molise compie un passo in avanti sulla strada della civiltà. Finalmente potremo dare una risposta concreta ai tanti angeli che si prodigano sul territorio e investono il proprio tempo per sopperire all’indifferenza delle istituzioni. Oggi erano presenti con noi in conferenza stampa i rappresentanti della Leidaa di Campobasso, dell’Oipa di Campobasso e Termoli, dell’Enpa di Isernia, dell’Earth Molise e i soci di altre associazioni attive nei comuni molisani, le guardie zoofile e degli operatori del Sistema sanitario nazionale, che pure si sono spesi nella tutela degli animali. Vogliamo ringraziarli tutti, perché hanno fornito un enorme contributo alla collettività e perché hanno collaborato con noi alla stesura dell’atto, approvato durante l’ultimo Consiglio regionale.
Ma il nostro impegno non finisce qui: ora il Governo regionale ha delle indicazioni precise su come agire per il contrasto al randagismo e su come tutelare quei 25000 randagi che finora avevano la sola prospettiva di finire la propria esistenza in canile. Dal canto nostro vigileremo affinché questi impegni vengano effettivamente rispettati, appostando anche le risorse economiche necessarie.