Il Governo ha deciso di aprire una struttura sul modello C.A.R.A. (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo) a San Giuliano di Puglia, comune molisano di 1100 abitanti.
Il progetto prevede la capacità di accogliere 800 persone nelle strutture prefabbricate utilizzate per i cittadini molisani dopo il terremoto del 2002. Tale scelta rischia – come denunciato da diverse associazioni – di rispondere, dato il contesto socioeconomico, ad esigenze di reclutamento di manodopera a basso costo da utilizzare nelle campagne piuttosto che alle esigenze di accoglienza dei richiedenti asilo che necessitano di protezione e servizi nel territorio adeguati alla loro condizione di soggetti vulnerabili.
Ulteriori contraddizioni sul progetto sono venute fuori in una interrogazione (linkata in basso) presentata alla Camera dagli onorevoli cittadini del MoVimento 5 Stelle che chiede in dettaglio:
- quale sia l’effettivo status giuridico del centro che sorgerà nel comune di San Giuliano di Puglia;
- se il Governo non reputi inadeguato aprire un centro con una capacità di accoglienza tra le 800 e le 1000 persone in un paese come San Giuliano di Puglia che conta 1100 abitanti, peraltro privo dei servizi essenziali per accogliere e «proteggere» le condizioni delicate di un richiedente asilo;
- se non reputi in particolare che quella zona a fortissima economia agricola possa implementare il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura ed il caporalato, posto che, la sua vicinanza con il foggiano ed i suoi «ghetti» per esempio, può essere foriera di uno sviluppo di quel fenomeno di allargamento di zone franche che ben si conoscono .
Non sappiamo se le istituzioni regionali invece e i politici che sbandierano parole quali, integrazione, solidarietà, umanità, sanno dare qualche risposta, ma soprattutto se conoscono le reali implicazioni.
Interrogazione M5S su centro di San Guliano