Il nuovo incontro voluto dal Ministero dello Sviluppo economico sulla situazione dello stabilimento Unilever di Pozzilli rappresenta un passo avanti per la tutela dei lavoratori. Un momento di confronto importante al quale erano presenti l’azienda, i sindacati, due sottosegretari e i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle. Mancavano, invece, il presidente Donato Toma e l’assessore alle Attività produttive, Vincenzo Cotugno.
Di Vittorio Nola e Andrea Greco, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
Ieri pomeriggio, in videoconferenza con il Ministero dello sviluppo economico, si è tenuto un incontro importante per lo stabilimento Unilever di Pozzilli, convocato dalla sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde. Presenti, insieme a noi e al portavoce alla Camera Antonio Federico, i rappresentanti dei sindacati e il Direttore delle Risorse Umane di Unilever Italia, Gianfranco Chimirri.
Alessandra Todde ha confermato l’attenzione del Ministero al mantenimento dei livelli occupazionali, un aspetto fondamentale perché l’obbiettivo principale deve essere la tutela dei posti di lavoro. Il presente e il futuro dell’Unilever riguardano direttamente circa 450 famiglie, ma il tema allarga il proprio interesse a tutto il Molise, in termini economici eoccupazionali.
Per questo sin dall’inizio il MoVimento 5 Stelle sta monitorando la situazione in maniera compatta e a vari livelli istituzionali.
Dal canto nostro, per prima cosa, abbiamo chiesto e ottenuto la possibilità di programmare incontri mensili, per permettere all’azienda di definire le prospettive strategiche entro i primi giorni di settembre.
Un altro aspetto positivo: è stato congelato il piano elaborato ad inizio anno che prevedeva la revisione del network europeo, con la delocalizzazione delle produzioni molisane in altri stabilimenti del gruppo. Ma, proprio in piena pandemia, lo stabilimento ha aumentato la produzione del 38 per cento, a fronte di una crescita della domanda per prodotti home-care. Questo a conferma della competitività dello stabilimento molisano. Ad ogni modo l’azienda ha spiegato che c’è la chiara volontà di non chiudere alcuno stabilimento.
Ora Unilever dovrà elaborare il nuovo “Piano Italia” e per farlo si è affidata ad un’importante società di advisoring americana. Per noi, lo ribadiamo, le opzioni in campo sono solo tre:
- l’allargamento delle attuali produzioni home-care a quelle personal-care e a prodotti parafarmaceutici, di cui c’è grande richiesta in questo periodo;
- la seconda opzione, che necessiterebbe di ingenti investimenti, punta alla totale riconversione degli stabilimenti per il riciclo delle plastiche e la realizzazione di batterie al litio, da utilizzare in particolar modo nel settore dell’automotive;
- la terza opzione, che riteniamo residuale, è l’apertura a partner esterni che intendano finanziare le nuove produzioni o, addirittura, prelevare lo stabilimento.
Ciò che conta, ora, è la presentazione in tempi certi di un business plan dettagliato, che preveda la salvaguardia degli attuali posti di lavoro, tanto nello stabilimento molisano che nel suo indotto.
In tutto questo, però, prendiamo atto con rammarico che i rappresentanti della Regione, l’assessore alle Attività produttive Cotugno e il governatore Toma, hanno deciso di disertare l’incontro: una mancanza di rispetto nei confronti del Ministero, dei rappresentanti di azienda e sindacati, ma soprattutto nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie.
A questo punto vogliamo sapere da Toma e da Cotugno se la Regione Molise onorerà gli impegni presi a suo tempo con i sindacati, ovvero se confermerà gli investimenti di propria competenza su viabilità e logistica.
Intanto il nostro lavoro non si ferma. Attendiamo i prossimi appuntamenti, previsti per fine giugno e fine luglio, così da focalizzare sempre meglio il futuro produttivo dello stabilimento.