A distanza di mesi, nonostante la prenotazione effettuata, sono ancora tanti i molisani in attesa di essere convocati per la prima dose del vaccino anti Covid. Ciò accade alla vigilia dell’entrata in vigore del Green pass obbligatorio, che permetterà un parziale ritorno alla normalità. Così i ritardi di Asrem precluderanno la partecipazione ad eventi, feste e cene al chiuso anche a chi ha manifestato la volontà di vaccinarsi. Una situazione intollerabile, che espone l’Azienda sanitaria regionale a possibili contenziosi.
Di Angelo Primiani
Tra i problemi più seri dei ritardi sulla campagna vaccinale, insieme alle ripercussioni che questi hanno sulla socialità dei cittadini e al rischio contenziosi, c’è anche quello di mettere a repentaglio la salute di familiari fragili, che non possono essere immunizzati.
Scelte di Asrem incomprensibili: invece di accelerare, rallenta
Si fatica infatti a comprendere la logica dietro le scelte adottate da Asrem e cabina di regia. Anziché accelerare la campagna vaccinale, in Molise si procede con la progressiva chiusura dei centri vaccinali. Emblematici i casi del PalaUnimol a Campobasso e di Palazzo Colagrosso a Bojano. Ma sono state paventate chiusure anche in altre sedi sul territorio, come già accaduto ad Isernia.
La conseguenza, ampiamente prevedibile, è stata un significativo rallentamento delle vaccinazioni; un drastico calo delle dosi giornaliere somministrate, nonché le lunghe file sotto il sole nei pochi centri vaccinali rimasti aperti a cui stiamo tristemente facendo l’abitudine.
Urge cambiare rotta: no a cittadini di serie A e serie B
Un quadro desolante in un periodo dove si annuncia il rilancio di eventi ed iniziative, volti anche ad assicurare un minimo di ripresa economica per imprese e attività commerciali, nonché di ritorno alla socialità per i cittadini. Per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l’esercizio in sicurezza delle attività, è necessario invertire la rotta e accelerare con decisione la campagna vaccinale.
Basta inutili perdite di tempo: il calendario delle somministrazioni andava pianificato da tempo e in maniera puntuale. In una regione con meno di 300.000 abitanti è incredibile non aver ancora raggiunto l’immunità di gregge.
Perciò invito il Direttore generale di Asrem, Oreste Florenzano, ad adoperarsi celermente, insieme all’intera struttura, per evitare che in Molise esistano cittadini di serie A e di serie B, come purtroppo verificato in queste settimane.
Se questo appello non dovesse trovare riscontri concreti, mi troverò costretto ad agire in ogni sede per far valere un diritto, quello di essere vaccinati, che resta l’unica via per proteggersi realmente dal virus.