L’obiettivo: smantellare il materiale cancerogeno da tutti gli edifici pubblici. Ecco che arriva la buona notizia: il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, annuncia la firma del decreto che stanzia 385 milioni di euro, di cui oltre 10 milioni destinati al Molise. Ora, però, tocca alla Regione.
Continua il percorso del Governo per rendere l’Italia più pulita e #AmiantoFree!
Prima che ci accorgessimo che fosse nocivo per la salute dell’uomo, l’amianto è stato utilizzato per decenni. Il suo impiego era capillare. Quasi tutti i settori strategici della grande catena industriale hanno fatto uso di questo materiale. Dall’industria edile, a quella siderurgica, a quella meccanica, fino ad essere impiegato addirittura nel settore tessile. In Italia è stato messo al bando nel 1992, quando fu accertato il nesso causale tra l’inalazione delle sue fibre e diverse malattie polmonari potenzialmente letali. Da allora è iniziata una vera e propria guerra, con un solo obiettivo: debellarlo.
L’obiettivo, tuttavia, si è scontrato con una pesante realtà: l’enorme quantità di manufatti realizzati in amianto disseminati nel territorio italiano e i proibitivi costi di smaltimento. Tutte le Regioni italiane, in un modo o in un altro, si sono dotate di leggi speciali per affrontare in maniera organica i rischi, per la salute umana e per l’ambiente, derivanti dalla presenza di amianto sul proprio territorio.
Oggi il ministero dell’Ambiente entra a gamba tesa nel cuore del problema e dispone, con una misura assolutamente innovativa il cospicuo stanziamento di oltre 350 milioni di euro, di cui 10.115.944,34 euro al Molise. Si tratta di un altro aspetto vincente della norma: molto spesso è accaduto, infatti, che gli stanziamenti statali venissero persi a causa della mancata progettazione da parte delle Regioni o degli altri Enti locali. Questa volta, invece, il ministero, non si è soltanto limitato a fornire la misura economica, ma ha previsto un supporto tecnico/scientifico per la redazione dei progetti.
Il “Piano di bonifica da amianto”, adottato con provvedimento del Ministro Sergio Costa, individua i soggetti beneficiari delle risorse e le modalità di trasferimento. I soggetti beneficiari, a loro volta, provvederanno a definire gli interventi da finanziare e da realizzare entro il 31 dicembre 2025. Gli interventi potenzialmente eseguibili sono numerosi, tenuto conto che in Italia sono presenti più di 2000 edifici scolastici e circa 250 ospedali con presenza di amianto. I 385 milioni di euro sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale, utilizzati per le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione.
Con questi fondi si intensifica così l’azione di contrasto e smaltimento di questo materiale altamente nocivo. Un progetto che si inserisce nel più ampio disegno di risanamento di tutto il territorio nazionale, con opere di messa in sicurezza degli edifici pubblici.
Ora sono le Regioni a dover accelerare, i soldi ci sono e vanno spesi!