Anche in Molise, purtroppo, il comparto degli eventi privati, cerimonie e matrimoni non è stato risparmiato dai drammatici effetti dell’emergenza sanitaria. Il Decreto Sostegni ha previsto però un fondo di 200 milioni di euro da ripartire tra le varie Regioni d’Italia e da destinare proprio alle categorie più colpite dalla pandemia. Abbiamo chiesto quindi al presidente Toma di spiegarci quanti di questi soldi spettano al Molise e cosa si sta facendo per il rilancio economico del territorio e per la tutela dei lavoratori.
Dopo mesi di inattività, a causa delle misure messe in campo per contenere la diffusione della pandemia, il settore del wedding e delle cerimonie ha registrato un calo di fatturato impressionante. Stiamo parlando di circa il 90%. Tradotto vuol dire che migliaia di posti di lavoro – come acconciatori, truccatori, fotografi, planner, ristoratori, fiorai, sartorie, musicisti, artigiani e tanti altri – hanno subito pesanti ripercussioni di natura economica e sociale. Questo violento tsunami, purtroppo, non ha risparmiato il Molise.
200 milioni di euro previsti dal Decreto Sostegni: quali azioni ha intrapreso la Regione Molise?
Nel frattempo il ‘Decreto Sostegni’ (Art. 26 del D.L. 41/2021), emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha previsto per il 2021 un fondo di 200 milioni di euro, da ripartire tra Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano e da destinare alle categorie particolarmente colpite dall’emergenza Covid-19. Possono accedere agli aiuti per le imprese tutte le attività di commercio o di ristorazione, comprese quelle legate ai matrimoni e agli eventi privati. Il riparto del fondo fra le Regioni e le Province autonome sarà effettuato sulla base della proposta delle Regioni in sede di auto-coordinamento, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
A tal proposito è fondamentale conoscere le azioni messe in campo dalla Regione Molise. Per questo abbiamo presentato una interrogazione: chiediamo al presidente Donato Toma di illustrarci le iniziative intraprese in merito a quanto disposto dall’art. 26 del ‘Decreto Sostegni’. La ripresa di numerose attività di tutto il territorio, nonché la salvaguardia di centinaia di posti di lavoro, passano inevitabilmente per questi aiuti.